..Ditemichenonèvero!
di p.c. (peppino capobianchi)
numero nove

Il Casaliello

(ovvero come deturpare e mantenere in abbandono un pezzo di storia)

Vi ricordo che le cose dette in questa rubrica sono "per sentito dire" per cui vanno prese col beneficio di inventario e che il titolo è un invito a controbattere : sarei felicissimo di pubblicare smentite!

Il Casaliello (ovvero "casale piccolo" per distinguerlo dal "Casale" poco distante) è uno slargo tra le case, una sorta di cortile che forma via Giambattista Vico e in cui confluisce anche il vico II principe Umberto.
Sul fatto che sia un pezzo della nostra storia non ci piove: basta guardarsi intorno per accorgersi che non è un condominio degli anni 50.

Eppure un accordo tacito tra l'incuria dei cittadini e degli amministratori e la mancanza di rispetto delle ditte di muratori che si avvicendano in zona mantiene questa zona nelle condizioni che vedete: un secondo prima di scattare questa foto un topo è sgusciato fuori dal cumulo di rifiuti.

So benissimo che queste mie critiche non scalfiranno nemmeno il problema ma lasciatemi dire che questa cosa ha dell'incredile, sopratutto se pensate che il casaliello fa parte dell'itinerario del parco letterario per cui in zona è possibile vedere scolaresche festanti in processione.
E vi assicuro che la situazione è così da mesi...

Questo e il vicolo adiacente il Casaliello il famoso vico II principe Umberto.
Anche qua i muratori hanno colpito: l'importante è dare al tutto un'aria da cantiere abbandonato...

Un amico americano tempo fa mi diceva che noi procidani non ci meritiamo quello che abbiamo.

Non so che cosa intendesse (conoscendo gli americani) ma ho sempre più l'impressione che, senza volerlo, Michael avesse ragione!!!

Ditemichenonèvero!!!

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