Trasporti: aumenta il biglietto

Riceviamo da Guglielmo Taliercio:

Trasporti Marittimi: Aumenta il costo del biglietto, mancano i posti per l’imbarco.
I ponti del 25 aprile e 1 maggio hanno riservato delle “belle” sorprese ai procidani. Il delegato ai trasporti, Cap. Pasquale Sabia, richiede una maggior attenzione da parte della Regione Campania.


Per un isola la mobilità e la continuità territoriale, per motivazioni più che intuitive, rappresentano argomenti di primaria importanza, cosicché, quando comincia ad arrivare la bella stagione, i punti di criticità del sistema, che durante l’inverno, in qualche modo, vanno in letargo mascherati dai minori flussi, esplodono con tutta la loro forza in una serie di disservizi che rendono la quotidianità difficile da affrontare.
Purtroppo, come ci dice il delegato ai trasporti cap. Pasquale Sabia, nonostante l’attenzione e l’impegno che l’Amministrazione Comunale e le associazioni, sia di pendolari sia delle rappresentanze commerciali dell’isola, profondono in questo comparto è da ammettere che, interessi e burocrazia rendono le cose molto complicate.
Troviamo ingiustificato, ad esempio, continua il Cap. Sabia, che la società di navigazione Giuffrè&Lauro, da oramai quasi quattro mesi, non provveda a riprendere, con la “Città di Capri” o altro mezzo adeguato, le corse assegnatale sulla tratta Procida-Pozzuoli e viceversa, per la qual cosa, anche di concerto con le Autorità competenti (Capitaneria di Porto e Regione Campania), stiamo sollecitando in tutti i modi possibili senza scartare l’ipotesi di revocare le corse assegnate alla stessa società.
I problemi, purtroppo, non si fermano qui. Nel corso degli ultimi giorni infatti, coincidenti con i ponti lunghi del 25 aprile e 1 maggio, che hanno visto, per fortuna, un movimento sostenuto per le isole dell’arcipelago campano, si è ripetuto, con una certa frequenta, la mancanza di posti disponibili sui traghetti CAREMAR, per macchine e motorini, ma anche per singoli passeggeri sugli stessi traghetti così come sui mezzi veloci ed aliscafi della medesima compagnia e dell’altro vettore SNAV. Ovvio il formarsi di calche più o meno “inferocite” agli imbarcaderi, in modo particolare al Beverello e Calata di Massa, con procidani costretti, alla stregua di tanti turisti, ad accollarsi lunghe attese prima di trovare un biglietto disponibile e far rientro a casa.
Se a questo, poi, aggiungiamo il lievitare costante e continuo del prezzo del biglietto, in buona parte legato all’aumento del petrolio e, conseguentemente, del carburante, che oramai sta rendendo lo spostarsi da e per le isole, per motivi turistici, ma anche per lavorare, non un diritto/dovere del cittadino ma un vero e proprio lusso, il quadro è quasi, desolatamente, completo.
Da questo punto di vista, così come ci conferma lo stesso delegato ai  trasporti Sabia, questi ultimi accadimenti, soprattutto se sommati ad una situazione generale già difficile, tra lavori iniziati in ritardo all'interno del porto di Procida, disagi alla viabilità al nuovo terminal Calata Massa, soppressione corse del M/T Capri, la nuova informatizzazione della bigliettazione Caremar che sta creando disservizio per gli isolani, la stessa Caremar che a fine 2008, se non ci saranno cambiamenti, dovrà chiudere i battenti, l'aumento incontrollati dei prezzi delle corse aliscafi e traghetti, richiederebbero una maggiore attenzione da parte della Regione Campania, massimo organo competente in materia, con la quale abbiamo innumerevoli tavoli di confronto aperti che però, almeno sino ad oggi, non hanno portato i risultati sperati.
Guglielmo Taliercio