Nostalghia |
(a proposito della polemica sul libro di Buttà) Ma purtroppo "acqua passata non macina più! " Penso che l'atteggiamento più giusto (ma non facile) nei confronti degli avvenimenti sia accettare il dato di fatto, senza rimuginare (tanto indietro non si torna) e usare tutte le energie per andare avanti nel migliore dei modi. Perché la storia non si fa con i "se" e i "ma". Onestamente non so dire cosa sarebbe successo:
Allora che cos'è e sopratutto a cosa serve la storia? la mia risposta è semplice, anche se puo sembrare ambigua: la storia sono le nostre radici, le nostre esperienze e i nostri errori. Ci serve per sapere da dove veniamo e chi siamo (radici) e come fare per commettere meno errori (esperienze ed errori). Serve a quelli che in cambio guardano solo avanti a non dimenticarsi radici ed errori commessi in passato. Purtroppo devo con tristezza notare che in pratica poi queste funzioni la storia non le svolge perchè spesso quando siamo alle strette e dobbiamo agire ci dimentichiamo di consultarla. Penso per esempio a certi atteggiamenti e sopratutto certe azioni degli israeliani nei confronti dei palestinesi dimentichi di quanto sofferto da loro( gli ebrei) in un passato recente. In maniera meno drammatica ma più vicina a noi, penso agli italiani e le discriminazioni nei confronti degli extracomunitari come se la stessa cosa non fosse successa a noi in America in Francia in Inghilterra fino a pochissimi anni fa! E la cosa che più mi preoccupa è che in cambio la storia, trasformata in favola dorata, dal pifferaio di turno, può determinare svolte pericolose. Penso all'impero romano di mussolini, ai nibelunghi e le valchirie di hitler, e, in versione più annacquata, ai lombardi e il carroccio di bossi. In definitiva (sempre secondo me) non dimentichiamo mai la storia, tutta la storia (comprese le pagine meno edificanti) ma sempre guardando avanti. |