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Da Dino Ambrosino Monnezza: dare una mano a chi?Il manifesto del sindaco e dell’assessore Strudel, gratuitamente offensivo nei confronti della stragrande maggioranza della popolazione, ha dell’incredibile. A chi dovremmo dare una mano? A un sindaco e a un assessore che rifiutano da anni la collaborazione spontanea offerta da associazioni, gruppi politici e liberi cittadini? Al sindaco che nel maggio scorso, quando si concordò con la SEPA una tregua all’offensiva legale, non ha mantenuto l’impegno di fissare rateizzazioni uguali per tutti i morosi, per poterli gestire in via clientelare, caso per caso? I risultati sono sotto gli occhi di tutti. E ora dovremmo pure dargli una mano? In generale, poi, è evidente che anche le clientele saltano, quando i soldi non ci sono. Da quasi quattro anni, dalle assemblee in chiesa del febbraio 2004, sindaci e assessori fanno finta di non capire che una parte notevole delle famiglie, dei commercianti e degli imprenditori turistici non ce la fa a pagare. Come bisogna farvelo capire? Le vie d’uscita sono poche, ma chiarissime. Una raccolta differenziata fatta sul serio è decisiva per risparmiare, e l’assessore ha fallito: è meglio che vada a casa e si apra un confronto con associazioni, gruppi politici e cittadini, chiesto invano da anni. Quanto alla SEPA, i suoi costi sono insostenibili. O si è in grado di ricondurli alla normalità, o c’è una sola alternativa: scioglierla e tornare al sistema degli appalti. Se ne discuterà in assemblea pubblica, si spera col sindaco, martedì 30 ottobre, ore 18 nell’aula consiliare del Comune. Procida, 25 ottobre 2007 Osservatorio civico di Procida Comunisti italiani di Procida **************************************** |