L'amico Salvatore l'approdo, al secolo Salvatore Costagliola ci ha invitato alla presentazione del suo libro "Il cliente ha sempre ragione" che si terrà Sabato 6 ottobre 2007 nella sala del consiglio comunale alle ore 18. L'incasso del libro sarà devoluto all'associazione Tam-Tam Brasile. Leggendo la prefazione al libro di Michele Ambrosinoa (che pubblico volentieri di seguito), mi sono reso conto che, nonostante le posizioni politiche di Salvatore siano diametralmente opposte alle mie, condivido molte delle sue riflessioni su turismo e sviluppo per Procida! Che stia diventando anche lui rosso? O è semplicemente che sono sempre meno quelli che 'cercano' di pensare con la propria 'capa'? Eccovi dunque la presentazione:
********************************* PREFAZIONE Chi conosce Salvatore Costagliola sa che la vis polemica, i toni alti sono propri del suo carattere e del suo modo di vivere. Salvatore “L’Approdo” è un passionale e questo lo porta qualche volta a posizioni fuori del coro , non sempre facili da sostenere. Ed è così anche in questo piccolo libro , soprattutto nella parte dedicata al turismo. Mentre tutti, da destra a sinistra, mettono il turismo come momento decisivo del futuro dell’isola , Costagliola non si lascia incantare da queste proposizioni e mette una serie di “paletti” che non negano, sia chiaro, le potenzialità turistiche di Procida ma ne delimitano i confini e soprattutto le caratteristiche. E’ un’illusione pensare ad un’isola con un’intera economia poggiata sul turismo, è la tesi dell’autore, mentre non lo è uno sviluppo che tenga conto delle risorse che Procida propone. Risorse che si identificano con i prodotti tipici della terra e con quanto sa , e può, offrire il mare. E qui si può dire che la visione di Costagliola si intreccia con il suo impegno politico-istituzionale degli ultimi anni che ha avuto come suo carattere definito il rilancio delle attività tradizionali del paese, Agricoltura e Pesca innanzitutto, e la valorizzazione della Risorsa mare in tutti i suoi aspetti. In particolare la Pesca occupa un posto di primo piano nella società procidana e nel suo tessuto economico,e nonostante sia frenata da non pochi fattori di crisi,la flotta peschereccia isolana fornisce il 70% del prodotto fresco locale consumato nel grande mercato di Napoli e provincia. E’ stato così ideato un progetto, con il coinvolgimento della categoria,(finanziato con i POR Campania) di adeguamento infrastrutturale nel porto di Marina Grande con il banchinamento del molo di Levante ad uso esclusivo della Pesca,con l’allestimento di un deposito di stoccaggio con punto di sbarco e controllo sanitario del prodotto. Con un nuovo intervento strutturale previsto per Marina Corricella ,l’obiettivo complessivo è la valorizzazione del prodotto ittico procidano sul terreno della qualità, con la trasformazione in loco. Anche il progetto di recupero della tradizione agricola ha visto fin dall’inizio protagonisti proprio gli agricoltori. Il fiore all’occhiello di uno più ampio panorama di iniziative è senza dubbio la nascita del Comitato Promotore per la IGP Limone di Procida, per la valorizzazione definitiva per il prodotto simbolo della nostra isola. Tradizione, cultura, tipicità, sono questi i tratti importanti di cui, secondo Costagliola, Procida non può fare a meno nel presente come nel futuro. In poche parole per l’autore la carta decisiva è difendere e valorizzare l’identità propria dell’isola , senza fughe in avanti ma senza tentennamenti. E’ un punto di vista influenzato da una certa nostalgia per un Procida che non c’è più ? Certamente questo non è un aspetto trascurabile ma non è fine a se stesso. Il ricordo che egli propone di tanti personaggi della Procida degli anni cinquanta-sessanta, per come li descrive, per come li inserisce nel contesto di un’isola ormai lontana, non solo è un attestato alla loro memoria ma , per certi versi, vuole essere un invito, soprattutto rivolto ai più giovani, a conoscere meglio la nostra storia , anche per evitare di commettere gli errori del passato. Un capitolo a parte sono , poi, i racconti che Salvatore “l’Approdo” , ormai, scrive da anni. Rappresentano un teatro in cui si alternano attori di ogni tipo. Costagliola in questo suo lavoro si dedica soprattutto a fatti da lui vissuti come gestore del Ristorante l’Approdo a Marina Grande. Sono tutti racconti sul filo dell’ironia ma mai sprezzanti neanche nei confronti di quelli che risultano protagonisti “negativi” di questa o quell’altra storia. Nessuna” macchietta “ ma tanti personaggi procidani e non, un ampio panorama di umanità evidenziata nei gesti e nelle parole, rimarcata anche con il recupero ormai poco conosciute espressioni . Per tutti Costagliola riserva , in qualche modo, una “carezza” (non posso non ringraziarlo per i due racconti che lui, figlio di “Nufriuccio” ha dedicato a mio padre), una sottolineatura che va oltre il singolo episodio, la singola questione. E non solo perché si sa “il cliente ha sempre ragione”….. Michele Ambrosino |