Procidaniuse è il nostro nuovo tentativo di dare voce a quanti a Procida e su Procida hanno qualcosa da dire. ... continua
Il vento del cinema a Procida
Caro P.C. ti invio per il sito un articolo scritto da un amico di Modena che ha seguito il Vento del cinema procidano... Ciao! Davide
IL VENTO DEL CINEMA DI PROCIDA Sono passate due settimane dalla quinta edizione del Vento del Cinema sull’Isola di Procida, ma chi è rimasto anche dopo ha continuato a respirarne l’aria. Sarà l’Isola stessa che, mestamente, ogni giorno si presta a diventare un set cinematografico nella sua vita quotidiana: i pescatori che preparano le reti alla Corricella ,
i gabbiani reali che camminano per le spiagge prima che arrivino le persone a prendere il sole, il belvedere assolato dei giardini con le piantagioni di limone che si affacciano sulle scogliere e sul mare, mentre in lontananza si staglia la sagoma di un’isola misteriosa: Vivara, che ricorda l’isola sperduta e incontaminata dove sopravvivevano i dinosauri del regno di King Kong, il gigantesco gorilla nel film omonimo del 1933. E’ questa l’impressione che mi ha dato fin da subito l’isola, da quando ho iniziato a frequentarla come iscritto all’Associazione naturalistica Vivara, che ha sede nell’antica Villa Scotto Pagliara. Sono scene di vita comuni per l’isolano, ma fuori dal comune per chi non vive su un isola che ha la semplicità e la unicità di un luogo pieno di poesia, e per questo irreale quanto il cinema. E da amante della natura e del cinema quale sono, non potevo trovare di meglio che l’accostamento Isola e Cinema, ad opera del geniale Enrico Ghezzi che ne è il direttore artistico: <<…E’ l’idea di Isola, di una “costrizione libera” dove si incontrano le stesse persone, mentre in città questa dimensione sparisce; è la dimensione dell’insularità che mi piace. Per questo non contiamo sul turismo immediato, nessuna attrattiva spettacolare, ma solo un idea di cinema sospesa in questa dimensione magica tra il quotidiano della vita di un paese in mezzo al mare. Basta poco se c’è un programma abbastanza sicuro già da febbraio marzo: vengono molti studenti, ci si incontra in modo molto libero, germinano dialoghi sul cinema e per il cinema…>> Queste, più o meno, sono le belle parole di Enrico Ghezzi nel breve incontro concessomi poco dopo la fine del “Vento del Cinema” , evento che coniuga cinema e riflessioni di filosofia con un tema conduttore diverso ogni anno e che quest’anno era l’”Afterlife”, cioè dopo la vita e quindi dopo la morte, o ancora in quella sottile dimensione che sta tra la vita e la morte, le interpretazioni sono innumerevoli e così è stato durante gli incontri che si sono svolti tra il 20 e il 24 settembre scorsi con registi, poeti e filosofi. Non a caso la vicinanza col Festival della Filosofia di Modena e la partecipazione del filosofo Umberto Curi all’uno e all’altro evento:”Il cinema è filosofia”, sostiene Curi, e ne abbiamo la conferma costante a Procida. A Ghezzi chiedo che cosa è cambiato rispetto alle prime edizioni e mi risponde che quest’anno, fino a due mesi prima di Settembre, era ancora tutto in forse. E’ questo l’unico rammarico: di anno in anno diventa sempre più faticoso organizzarlo, perché le forze spese il primo anno si sono man mano indebolite e un po’ disperse; per questo l’ipotesi di un unico sponsor diventa la possibile soluzione dei problemi. Da questo punto di vista Stefano Francia, presidente dell’evento, si sta impegnando parecchio per trovare una soluzione. Quest’anno un notevole sforzo contributivo lo ha svolto la COM.TUR, Azienda speciale della Camera di Commercio di Napoli, nella persona di Pasquale Gentile. Tra i patrocinatori e finanziatori , l’assessorato alla cultura, al turismo e ai grandi eventi del Comune di Procida tende a focalizzare l’importanza del turismo che da questo evento può scaturire, ma Enrico Ghezzi fa una differenza: <<…per me è più interessante l’idea di un “turismo intellettuale”, con ragazzi che spendono poco perché per la maggior parte studenti, ma che portano cultura, e mi piacerebbe che anche loro, le amministrazioni locali, inquadrassero l’evento sotto quest’ottica: due anni fa ci fu una comunanza tra un evento religioso dell’isola e l’evento del cinema: fu una comunanza stimolante per ambedue gli eventi e per le persone che vi hanno partecipato: anche in questo caso c’è stato uno scambio culturale …>> In realtà ogni giorno, dalla tarda mattinata fino oltre mezzanotte, per tutta la durata dell’evento i ristoranti che sono sulla via del porto erano sempre pieni di persone e in particolare il ristorante-pizzeria “Da Giorgio”, che curiosamente è l’unico tra i ristoranti che giòvano ugualmente dell’evento che compare tra gli sponsor dell’iniziativa. Forse un maggior sforzo contributivo da parte di questi altri ristoratori ed esercenti di attività commerciali sarebbe sicuramente d’aiuto, e andrebbe a valorizzare e sensibilizzare il coinvolgimento dei procidani stessi, che fin dagli esordi hanno sempre accolto calorosamente l’evento. Un’altra idea per dare maggiori speranze in futuro è l’ipotesi di farlo diventare un progetto europeo di scuola di cinema, con un fondo comune in collaborazione con la famosa scuola di Lodz, dalla quale sono usciti grandi registi come Andrzej Waida e Roman Polanski, ma al momento sono solo delle ipotesi. La speranza per Enrico Ghezzi, per me e per i tanti giovani frequentatori che respirano il vento del cinema di Procida è quella che si continui a farlo su questa splendida isola. Il tema dell’anno prossimo sarà “l’Incompiuto” e chissà, parrebbe esser riferito all’evento stesso che rimane “incompiuto” fino all’ultima ora, come è avvenuto quest’anno e finchè non si investe un maggior sforzo in futuro. Un’idea originalissima di cinema e filosofia che aspetta una compiutezza e che rischia, invece, di esser portata altrove da un vento non del cinema… Speriamo invece che si compi l’incompiuto fino ad ora e che questo (ev)vento di cinema si fermi a Procida, gettando le basi per una possibile scuola di cinema e filosofia che sarebbe unica nel suo genere.